OPENING
Amore,
odio, dolore, estasi, vittoria e sconfitta, tutto coesiste in quegli attimi
scanditi dai rintocchi di un orologio nel quale non ci riconosceremo mai pienamente anche se siamo sempre noi,
quelli di fronte allo specchio che riconoscono il peggior nemico o l’unico
amico, a seconda della gara, a seconda della giornata, a seconda della
determinazione nell’arrivare prima degli altri.
Tiri fuori le
scarpe che “conosci bene” dalla scatola
ancora nuova, quella con l’etichetta fluorescente del prezzo scontato ma
adesso, anche negli allenamenti, hai capito che devi dare il massimo perchè nello sport nessuno fa sconti a nessuno.
Ti ricordi
della maglietta fluorescente “tirata dentro” quando ti allenavi per finta a
Rivabella ma adesso basta, adesso si corre per davvero tra i falsopiani per cancellare l’etichetta del perdente sgommando sulla scalinata per San
Pietro.Quando trovi il rifugio ti perdi
in quell’inimprigionabile paesaggio che
sembra sempre nuovo anche dopo “4 years di running” del gruppo atletica.
C’è ancora
qualcuno che si chiede dove sia la sede della SEC, la cerca sul google maps e quando gli esce “Via ca nova 1” non gli basta, lo chiede a uno di noi e questi gli
risponderà guardando una sponda del Cornizzolo, qualche cresta appuntita o una
macchia di bosco pulito perchè una società così
non può essere raccontata solo con le lettere che compongono un
indirizzo, proprio come un’aquila non potrebbe mai esistere pienamente in una
gabbia chiusa con un lucchetto.
Senza gabbie e senza
lucchetti, guardando sempre più avanti
IG