SUA MAESTA'.....LA RESEGUP!



Il richiamo agonistico della Resegup 2013 ha radunato “sulle sponde del lago di Como che volge a mezzogiorno” oltre 500 runners provenienti da tutto il territorio e appartenenti ad ogni tipo di categoria: ci sono i semi professonisti, gli amatori, quelli iscritti alle società di atletica ed i cosiddetti “liberi”.Dopo la partenza comunque, a prescindere dalla categoria, tutti diventano in virtù di un incantesimo sportivo, un gruppo di corridori soli.



Moreno in azione

Soli con la propria determinazione, soli con la propria fatica e soli con l’adrenalina della sfida che si sviluppa in una lotta con se stessi, con gli altri runners ma soprattutto con il Resegone, un gigante di pietra che migliaia di anni di evoluzioni geologiche hanno tramutato in un monte “dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega”.


Davide poco sotto la Stoppani

Si, si, date a retta al lato spettacolare dell’evento. Prego, dategli retta. Dategli retta ed iniziate la corsa, col sorriso sulle labbra, salutando la gente che manco vi conosce. Non vincerete mai.

Nè con voi stessi, nè con gli altri, né con il Resegone. La montagna ci affronta in una sfida impari ma noi possiamo accettare la sfida e provare il nostro valore. L’uomo deve sfidare la montagna col cuore di pietra e i muscoli di acciaio.

L’uomo deve salire sulla testa del gigante e tornare giù per sottrargli qualche goccia di immortalità.
Allacciati bene le scarpe, raccogli tutte le tue forza, vai su e poi torna indietro, al tuo arrivo non saranno le celebrazioni che riceverai (se ne riceverai) a testimoniare il valore della tua prestazione ma saranno le sensazioni che avrai strappato al Resegone, e stanne pur certo, dovrai sudartele tutte.
 Ma cos’è una “sensazione”? Mentre vai su e fatichi come fai a “sentire” qualcosa? Beh, il segreto sta proprio lì: non sentire niente all’infuori del ritmo della corsa.



Il tempo si annulla, il tuo respiro si confonde con quello degli altri, il quadrante dell’orologio è fatto di erba, pietra e fango e tu ne scandisci il trascorrere, passo per passo, metro dopo metro, sorpasso dopo sorpasso.

Un disinvolto Felice al traguardo


Questo è quello che sente la montagna per tutta la sua eternità di pietra e tu, in quelle ore sacrificate allo sport, puoi in qualche modo lasciarti attraversare dallo spirito della montagna o, addirittura, diventarne parte. 

Pietro tenta di spostare i massi calcarei
Questo significa strappare le sensazioni alla montagna. Se rispetti lo sport e la montagna, lei rispetterà te, se le vuoi male, lei si prenderà tutto quello che hai e non ti lascerà niente all’infuori di un ricordo negativo e di una sensazione di vuoto.

La montagna accoglie volentieri solo atleti col cuore di pietra ed i muscoli di acciaio e quelli iscritti alla SEC di Civate, fanno tutti parte di questa categoria.


Categoria che da oggi in poi annovera un nuovo capitano, fatto sul campo, tra il freddo e la nebbia della vetta ed il fango della Stanga.
Moreno sale sul gradino più alto del podio societario con uno stratosferico 2h 35' 31", a poco più di 5' da quel Fabio Bonfanti, 4 volte vincitore del Giir di Mont.





SEC che piazza altri due atleti sotto le 3h: 41° posto per Davide (2h 52' 54") e 51° per Felice (2h 57' 30"), all'esordio in una Skyrace così lunga. Appena sopra le 3h uno scontento Daniele (3h 13' 36"), e Pietro e Massimiliano in 3h 22’, distaccati l’un l’altro da una manciata di secondi (160° il primo e 163° il secondo).


Max a Pian Serada

192esima piazza per Ivan (3h 29' 44"), 244esima per Giovanni (3h 40' 35") e 249esima per Federico (3h 41' 48"), gettato nella mischia all'ultimo momento con il pettorale di Simona. Sempre sotto le 4 ore arrivano anche Andrea e Marco che, pur avendo saltato le gare di inizio stagione, si dimostrano atleti valorosi.


Ivan con due aiuti....d'eccezione
L’aquila della SEC ha sorvolato con successo la vetta del Resegone, ed ora sgrana gli occhi, affila gli artigli e spiega le ali per lanciarsi nel vento, alla conquista delle prossime gare di cui saranno protagonisti i runners biancoblu.



Giovanni e Andrea
Allacciati bene le scarpe, raccogli tutte le tue forze, vai su e poi torna indietro. Dietro di te, lascia solo polvere ed avversari, polvere ed avversari...

Ivan Gariboldi