Trofeo Dario e Willy
Valmadrera 01/05/2016
SANTE SUBITO! |
Ci ho messo 5 anni a decidere di iscrivermi a questa gara: prima perchè il 1° Maggio la grigliata dai suoceri era un must, poi perchè era diventata troppo lunga, troppo dura, e troppo all’inizio della stagione anche solo per pensarci. Finalmente quest’anno, anche grazie ad un amico SEV che mi ha chiesto di accompagnarlo in una ricognizione sul percorso, l’ho scoperta e me ne sono subito innamorato.
Signori, questa è una sky vera! Quote basse e sufficiente bosco fangoso, ma anche discese tecniche, passaggi in cresta, traversi a fil di pendio e certi panorami da mozzare il fiato!
Così è iniziato il lento, ma inesorabile, avvicinamento, fatto di ben 4 prove, di cui una in solitaria riuscendo a scappare dal lavoro e a dedicarci un intero pomeriggio. Fatto di tempi e di dubbi, perché nelle prime 2 uscite il percorso era totalmente sbagliato, sia in discesa verso Terzalpe che verso il nostro rifugio, così come il non aver trovato la girata per lo Zucon, ed essere finito in centro a Valmadrera invece che a Parè.
Ma or della fine ero confidente: il percorso l'ho capito e calpestato più o meno tutto, i riferimenti crono ci sono, così come l’obiettivo: entro le 3h 30’. Ambizioso? Forse, ma confidavo nel terreno asciutto, dove le mie nuove Salomon, scelte per l’occasione con la suola “hard ground”, sarebbero state perfette.
Ma come in ogni sfiga che si rispetti, settimana scorsa il tempo decide di regalare freddo, bel tempo nei giorni inutili, e acqua sabato notte e domenica, il giorno della gara appunto! Panico…anche perché le scarpe, provate in un paio di occasioni sul bagnato, non valgono un fico, e di altre con la suola tassellata non ne ho. Ed è qui che entra in ballo Affari & Sport con il buono SEC: Dynafit MS Feline, un mio vecchio pallino. La foto all’inizio dell’articolo, con relativa didascalia, spiega più di mille parole.
Mai una scivolata, mai un appoggio fallito, una sicurezza a tratti imbarazzante….tanto da cercare apposta il fango per avere terreno morbido e andare + forte, davvero degli attrezzi notevoli. Sicuramente grazie a loro, e ad una gestione gara perfetta, riesco ad incontrare la prima piccola crisi in cima allo Zucon, con il tifo a rendermi sordo negli ultimi metri di salita. Ma da li ormai c’è solo da gestire l’ultima, sebbene infida discesa. Chiudo in 3h 19’, sconvolto dai conati di vomito per lo sprint finale che mi ha permesso di metter dietro la 6° donna, ma davvero soddisfatto per una giornata di sport memorabile.
Atleti SEC sempre con un cuore immenso: Moreno ottimo 10°, Luca 60° assoluto e 8° di categoria che sfodera una prestazione incredibile, considerando che è la sua prima gara stagionale. A seguire Max, Daniele, Ale V., Giovanni e l’esordiente Silvano con la divisa sociale.
Un plauso all’OSA, perché gestire 500 persone, su un percorso simile, con un meteo come quello di ieri, non è da tutti.
MAX